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Il volume è frutto di un ampio e approfondito studio dell'autore sulla religione cristiana e sulla figura di Gesù. Il volume, al momento della sua prima pubblicazione nel 1934, viene messo all'indice dal Sant'Uffizio e viene ritirato per ordine della prefettura. La sua stesura avvenne negli anni in cui l'autore fu costretto al ritiro dalla vita accademica attiva dopo aver rifiutato il giuramento di fedeltà al Fascismo. Nel presente testo trovano congiunzione sia il pensiero filosofico che religioso dell'autore, ovvero che ogni grande e vitale sistema filosofico non può non mettere capo ad una concezione religiosa della vita e della realtà. Marinetti si domanda fino a che punto le religioni storiche sorte dal Cristianesimo abbiano deviato dall'insegnamento di Cristo e se e a quali condizioni l'uomo moderno può dirsi intimamente cristiano. Il presente volume è quindi una straordinaria ricerca sul Gesù autentico come maestro di filosofia morale. E la Chiesa diventa per l'autore una struttura invisibile in cui possano confluire i più elevati valori morali di tutte le religioni, dando vita così ad una società fraternamente unita.